mercoledì 25 giugno 2008

La Fiat, Richard Gere e la Cina

Sembra l'inizio di una barzelletta: c'è la Fiat, Richard Gere e la Cina. Cosa diavolo avranno a che fare questi tre? Potenza della televisione, la risposta si trova nel seguente spot pubblicitario.



Richard Gere decide di comprare la nuova Lancia Delta. Fin qui ...niente di strano. Poi decide, con la Lancia Delta, di andare... in Tibet. Chi di noi non ha mai pensato di andare fino in Tibet con un veicolo del gruppo Fiat partendo da Los Angeles (...West Coast)? Infine, scopriamo il perchè abbia deciso di arrivare fin lì: per inquinare un po' i 6000 metri e insegnare ad un bambino tibetano a fare le impronte della mano nella neve, come i VIP fanno a Holliwood Boulevard. Il bambino poi lo guarda sorridendo sornione, come a dire "voi occidentali vi accontentate di poco".

Insomma, a parte il collegamento tra Gere ed il Tibet (l'attore è buddista, sostenitore attivo del Dalai Lama, e si è battuto con forza contro la dittatura cinese), è una pubblicità che non ha senso, con un plot oscuro, se non demenziale. E che, in più, ha attirato le ire della dittatura cinese sulla Fiat, per ovvi motivi legati alla storia contemporanea. Ma la Fiat, spavalda e coraggiosa, ha annunciato di non avere alcuna intenzione di ritirare lo spot, nè in Italia nè in Europa, spiegando che "scegliere Gere per la pubblicità non è stata una scelta politica e non è stata guidata dal desiderio di interferire con il sistema di politica interna di nessun paese". In tutta questa risposta "al negativo", la Fiat non ha spiegato, dunque, cosa abbia dettato la scelta di Gere e del Tibet. A meno che il tutto non guadagni un senso con il motto "The power to be different". E anche in questo caso non capiremmo cosa avrebbe di diverso la nuova Lancia Delta. Cercasi interpreti di réclame.

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