mercoledì 18 giugno 2008

Berlusconi: "la Giustizia non va applicata alle alte cariche dello Stato"

La lettera di Silvio Berlusconi, che il presidente Schifani ha letto al Senato (vedi filmato), si chiude con una trovata geniale. Vale la pena di riportarla perchè da sola è un capolavoro.

"... presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la Giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato."


Il ragionamento di Berlusconi è "io faccio un lavoro importante, sono una carica dello Stato: che i magistrati non mi rompano le palle!" e propone in pratica che la Giustizia non debba essere applicata al Presidente del Consiglio (tra l'altro, come se finora sia mai stata applicata).

Questo significa mettere nero su bianco che in Italia la giustizia "è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale che per altri". D'accordo che l'andazzo è quello, ma farlo diventare legge dello Stato significa abolire nella forma e nei fatti il caposaldo della nostra Costituzione che è l'egualitarismo democratico e segnare un pericolosissimo tassello in questo percorso di "dittatura dolce".



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