La risposta è semplice, direi scontata, per chi ha letto "La Deriva" di Rizzo-Stella: al naufragio. Il problema però è il come rappresentarsi questo naufragio. Ovvero, nei fatti, che succederà?
Da noi si parla tanto di democrazia, di libertà. Poi si parla di Europa. Sostanzialmente si parla di un mondo migliore, fatto di diritti civili, pulizia, ordine, ricchezza, ma anche di libertà, uguaglianza, fratellanza... (eh già, fratellanza, non diversa da quella dei fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta).
Ma quando si smette di parlare, e si comincia a guardare la realtà, viene fuori il gap dire-fare. In un primo momento, si ride, si scherza. Ricordate Italians vs Europeans di Bozzetto? Eh sì, gli italiani sono così, sono colà, sono un po' birbantelli ma alla fine gli vogliono tutti bene, la pasta è buona, c'è il mare, il sole, le opere d'arte (il video di Rutelli remix ne è un formidabile esempio). Leggete le vignette di Vauro, di Giannelli, di Forattini. Da morire dal ridere.
Ma quando si smette di ridere, e si diventa seri, allora viene fuori il lato grigio e a volte il lato nero della situazione. Anche di Berlusconi si ride, lo psiconano, il pelato, la bandana, le gaffe, le battute. Ma in questi giorni da più parti si sta facendo notare una cosa molto semplice: Dal 14 Aprile, ormai sono due mesi, non solo i problemi dell'Italia sono rimasti gli stessi, tantissimi (tra cui quelli della campagna elettorale: Alitalia, rifiuti di Napoli, morti sul lavoro...) ma ci sono state tre novità molto interessanti:
- le manette definitive alla magistratura;
- il bavaglio definitivo alla stampa;
- l'esercito per le strade, non contro la criminalità organizzata ma contro cittadini inermi.
Cui si aggiunge l'(auto)annichilimento quasi totale dell'opposizione.
Questi sono solo dei segni, ma sono segni che non mi piacciono.
Ma quando si smette di ridere, e si diventa seri, allora viene fuori il lato grigio e a volte il lato nero della situazione. Anche di Berlusconi si ride, lo psiconano, il pelato, la bandana, le gaffe, le battute. Ma in questi giorni da più parti si sta facendo notare una cosa molto semplice: Dal 14 Aprile, ormai sono due mesi, non solo i problemi dell'Italia sono rimasti gli stessi, tantissimi (tra cui quelli della campagna elettorale: Alitalia, rifiuti di Napoli, morti sul lavoro...) ma ci sono state tre novità molto interessanti:
- le manette definitive alla magistratura;
- il bavaglio definitivo alla stampa;
- l'esercito per le strade, non contro la criminalità organizzata ma contro cittadini inermi.
Cui si aggiunge l'(auto)annichilimento quasi totale dell'opposizione.
Questi sono solo dei segni, ma sono segni che non mi piacciono.
2 commenti:
Ciao ho letto il tuo post forte sono d'accordo ma non hai visto ancora nulla perchè il bello deve ancora arrivare ciao Antonello
Beh, speriamo che il bello sia ... bello.
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