sabato 26 maggio 2007
Sophie Marceau - La disparue de Deauville
martedì 22 maggio 2007
Ai limiti del commerciale
sabato 19 maggio 2007
Trentatrealogo del barese DOC (non sapevo dove conservarlo)
Il barese DOC:
1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).
Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi
due cozze.
Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
3. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sott.
4. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari e stemma della società accanto alla targa.
5. Da '90 al '
7. Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
8. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e popizze, altrimenti le vende.
9. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
Corollario: Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
13. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Moh e ch cous, Mataux, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
14. Compra
16. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
17. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
18. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.
20. E' stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
21. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPR L'ECCHJ...
22. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
23. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.
Corollario: Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.
24. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la cpodd.
25. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
26. Conosce
Corollario: per il barese un po' più elevato,
27. E' FERMAMENTE convinto che Se Parigi avesse lu mèr sarebbe come una piccola Bèr. E lui a Parigi non ci è mai stato.
28. Se un inglese gli scrive Kiss so love me, si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.
29. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
30. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
31. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
32. Il vero barese CANOSH A SADDA'MM!
33. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: Cuss addo stam iè u megghj paise.
giovedì 17 maggio 2007
Conflitto d'interessi, Mastella si astiene
sabato 12 maggio 2007
LIBERATE OCALAN!!!!
APPELLO ALLE AUTORITA'
LIBERATE SUBITO OCALAN, migliaia di curdi manifestano sotto la mia finestra dalle 8 di stamattina. NON SI RIESCE A STUDIARE!!!! LIBERATELO SUBITO!!! NON CE LA FACCIO PIU'!!!!
venerdì 11 maggio 2007
Ma vuoi vedere che il governo cade per il family day???
Family Day si', Family Day no.
E i Dico in mezzo.
Sull partecipazione alla manifestazione di sabato in piazza San Giovanni, Rutelli apre al Family Day, Amato teme per le faide, Marini difende i Dico e oggi si butta nella mischia anche D'Alema.
Ai Ds, armati contro Rutelli che ieri ha dichiarato che da semplice deputato sarebbe stato in piazza, si aggiunge l'altro vicepremier, D'Alema. I diessini accusano Rutelli di appoggiare una manifestazione contro un provvedimento del governo (i Dico) e di mettere conseguentemente in difficolta' il nascente Partito democratico. Il leader Dl replica ricordando di aver votato il Ddl sulle coppie di fatto in Consiglio dei ministri. Nel frattempo la margherita si stringe intorno al proprio leader. [...]
BASTA!!!!!! NON SONO QUESTI I PROBLEMI DELL'ITALIA!!!!! NON SE NE PUO' PIU'!!!!!!!
Qui si stanno strumentalizzando fatti di cui non frega proprio a nessuno, per fare polverone sui problemi reali del Paese. Sarebbe stato bello, per esempio, che tutti i soldi destinati alla manifestazione fossero stati resi a famiglie che aspettano rimborsi da anni. Ma questo è il paese di Pulcinella. Si difende la famiglia blaterando per 12 ore, per poi scoprire che le bollette sono sempre più salate e il lavoro è sempre più precario. Vergognatevi, ipocriti di merda.
giovedì 10 maggio 2007
Forza Ivo
Siccome ero abbastanza lontano per riconoscerne gli occhi azzurri, dentro di me ho pensato "cacchio, anche stavolta la celebrità ha dato forfait all'ultimo minuto, e l'hanno rimpiazzato con questo tizio che si è letto il pezzo due ore fa", come era successo alla Mullova qualche mese prima. Ma questo pensiero mi ha sfiorato solo per un attimo. Mi sono accorto subito che era proprio lui, quando ha iniziato i famosi accordi "a pendolo" e, interrompendo il crescendo dopo pochi secondi, diminuiva il suono e lo rallentava fino a renderlo quasi impercettibile, e irriconoscibile, riuscendo nonostante tutto a introdurre degnamente l'orchestra e la grande melodia degli archi.
Nessuno, dico nessuno, neanche l'ultimo sfalzino alle prime armi dopo una lettura sommaria dei primi due righi, avrebbe incominciato il secondo concerto di Rachmaninov in quella maniera. Nessuno avrebbe saltato impunemente tutte le notine delle parti centrali e delle volatine, suonando di fatto solo gli accordi e le ottave, e le "note sicure", coprendosi col pedale e con i fortissimi dell'orchestra. Nessuno avrebbe mai osato sgarrare anche di un solo centesimo il metronomo di quel pezzo, tra l'altro leggendo.
Allora l'ho riconosciuto, era lui, era Ivo in persona. Solo uno che è un grande può permettersi di fare tutte queste cose contemporaneamente. Era come se avesse la testa altrove, se pensasse ad altro, e riusciva a mantenere il metronomo solo quando l'orchestra lo accompagnava. Quando era solo, fraseggiava come mai ho sentito nessuno fare, dilatando e comprimendo il tempo ad libitum, raggiungendo il pianissimo dal fortissimo in millesimi di secondo, sbattendo note dolci e smielando toni aspri, esagerando controcanti della tessitura intermedia coprendo la melodia, strenuando le chiuse delle frasi facendo letteralmente impazzire il direttore, il consapevole, paziente ed eccezionale Kirill Karabits. E' difficile descrivere a parole quello che ho sentito. La stessa sensazione l'avranno vissuta i primi ascoltatori degli ultimi quartetti di Beethoven. Roba da saltare sulla sedia. C'era tutto il giovane Pogorelich "cura il suono, ed esci dalle righe", ma portato all'estremo, all'inverosimile, in un'altra dimensione. Solo dopo, leggendo la sua biografia, ho saputo della terribile tragedia umana, dell'inquietante shock che l'ha colpito, ormai più di dieci anni fa. Solo ora sta uscendo dal silenzio e dalla depressione, tornando progressivamente e faticosamente sulle scene. Allora ho pensato: come ci si può ridurre.
Ha suonato con l'ingenuità di un bambino. E cantava la musica del grande Russo dal profondo del suo cuore. Ed è stato il più commovente, secondo concerto di Rachmaninov che sia mai stato eseguito, perchè sofferto, abbandonato ed eroico. Lunghissimi applausi, ma niente bis. Spero solo che ritorni al più presto a deliziare le sale da concerto di tutto il mondo.
Intervista del 2006
Altra intervista
martedì 8 maggio 2007
Vincono i moti browniani (ovvero la maggioranzocrazia)
Caro Nicolas. Come puoi boriarti della tua vittoria, quando 17 milioni di elettori non ti hanno votato e non ti vogliono al governo? E' vero, più persone ti volevano. Ma nell'aria non si sentiva proprio. Ero a Parigi il 6 maggio. Le tue foto erano oggetto di vandalismo. I tuoi discorsi erano oggetto di scherno. Parlando con 10 persone, 10 persone mi hanno detto che non ti avrebbero votato. Se sei al governo, devi ringraziare gli ignoranti paeselli alsaziani da 61 abitanti. Lì hai una media del 65% di preferenze. Ma la stessa percentuale ha raggiunto Segolene nell'isola di Reunion. E poi le grandi città non ti hanno voluto. A Parigi, dove ora risiederai con tronfia boria, hai vinto per tremila voti, cioè per pochi palazzi. A Strasburgo, capitale nella regione più "sarkozista" di Francia, hai vinto per duemila voti.
La sinistra si chiede "dove abbiamo sbagliato"? La destra si tronfia della vittoria. Sbagliano entrambi. A mio avviso una vittoria del 53% è dovuta ai moti browniani della società, non certo ai programmi e allo charme televisivo dei contendenti, entrambi bravi ed entrambi meritevoli. E questo è lo scandalo del sistema democratico odierno, in cui non governa il popolo ma la maggioranza del popolo. E se la maggioranza ammonta al 3%, cosa c'è di democratico in 20 milioni di persone che si vedono governati da uno che non hanno richiesto e che non hanno scelto? Chiamiamola col suo vero nome, la maggioranzocrazia.
PS: Berlusconi va tutto tronfio, pensa che Sarko l'abbia preso come modello :-).
martedì 1 maggio 2007
Zampa del pollo
Per il resto la morfologia macroscopica di entrambe le ossa è completamente diversa da quella umana. In particolare, mi ha colpito la tibia che è più lunga del femore. La prossima volta magari lo faccio sul pollo crudo (tanto da Norma costa poco): sicuramente darà più soddisfazione... di una ennesima puntata sul delitto di Cogne.
PS: chissà che non vada a vedere prima o poi il solo e unico uomo-pollo della storia. E' conservato in un museo di una piccola cittadina tedesca.