domenica 4 maggio 2008

Ancora su Grillo, Santoro, Sgarbi e Petruccioli, Travaglio, Veronesi, Napolitano e San Pio

Sinceramente non riesco ancora a capacitarmi della reazione dei vertici RAI alla trasmissione di Santoro su Beppe Grillo. Capisco che il Governo è cambiato... anche se in teoria dovrebbe essere ininfluente. Io pensavo che ad essere richiamato (e per l'ultima e definitiva volta) fosse quel volgarissimo ed inopportuno Sgarbi. Invece ad essere tirato per le orecchie è stato un giornalista, Santoro che ha fatto semplicemente il suo dovere, il dovere di esercitare diritto di cronaca, da uno (Petruccioli) che quando era in difficoltà perchè sfiduciato, diceva di lui che "i temi che tratta sono controversi, ma porta con sè un serio contributo al pluralismo".

Il V2-Day, oltre a radunare svariate decine di migliaia di persone in piazza a Torino, ha raccolto 1 milione e mezzo di firme in un giorno solo, una cosa che sul suolo italiano non è mai successa. A quel punto io speravo che, come è stata fatta una diretta di diverse ore per contemplare la mummia plastificata di San Pio, così almeno un telegiornale del cosiddetto servizio pubblico avrebbe fatto vedere per soli due minuti agli italiani cosa stavano facendo nello stesso momento 1 milione e mezzo di altri italiani. E invece no. Perchè su RaiDue non si possono assolutamente rivolgere "insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi" (cito le parole di Petruccioli). Questo fa intendere che
1) in piazza a Torino, in una manifestazione autorizzata davanti a 50mila persone, uno può dire ciò che vuole senza problemi, mentre su RaiDue, che è il servizio pubblico, non può farlo;
2) se uno non è una personalità universalmente stimata, come per esempio Marco Travaglio, su RaiDue non solo può essere benissimo chiamato pezzo di merda da uno come Sgarbi, ma potrebbe anche essere querelato dall'aggressore, ovvero lo stesso Sgarbi. E' qualcosa che a mio avviso va di molto fuori del normale. In un altro paese, forse lo show di Grillo l'avrebbero trasmesso a reti unificate (e avrebbero tolto a Grillo la pietra dello scandalo: sarebbe stata la maniera migliore per togliere a Grillo il pretesto di esistere, ma questo i capi dell'informazione forse non l'hanno capito). Invece noi ci dobbiamo sorbire le dirette del Grande Fratello e della salma di San Pio, che forse alla fine sono la stessa cosa.


APPENDICE:

Rai, Petruccioli fa scudo a Santoro

Al presidente della Rai Petruccioli e ai consiglieri Curzi, Rognoni e Rizzo Nervo, la minaccia dell' Udeur risulta indigesta. Gli uomini dell' Unione al vertice della tv di Stato non pensano di meritare un voto di sfiducia (ipotesi che vedrebbe alleati, per l' occasione, Mastella e il centrodestra). E così, fin da ieri mattina, si sono impegnati in una difesa di Santoro. L' ultimo a parlare è proprio il presidente Petruccioli. "Non condivido", dice, "giudizi liquidatori su Anno Zero". Certo: Santoro non è "un autore e un giornalista facile"; e i temi che tratta (ieri i preti pedofili, oggi la giustizia) sono "controversi". Ma il conduttore porta con sè un serio "contributo al pluralismo". Il consigliere Rognoni, un passato da direttore e giornalista, invita a guardare il caso dall' alto. In questa fase storica, spiega, la politica è fragile e fatica a confrontarsi sia con il giornalismo sia con la magistratura...

Ecco cosa diceva Petruccioli di Santoro, quando gli faceva comodo. Questa cosa mi puzza di voltagabbana.

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