Se c'è una cosa che mi piace fare la mattina appena sveglio, è innaffiare la piantina di basilico. E' un piccolissimo gesto quotidiano che mi aiuta a sentirmi meglio. In particolare, quello che mi stupisce sempre di più, è che subito dopo aver versato l'acqua il basilico mi risponde con un breve effluvio di profumo. Non sono il tipo che parla con gli animali e le piante, ma in quel momento mi accorgo che non tutti gli esseri viventi hanno necessariamente gli occhi, le orecchie e la bocca. Forse è il suo modo di ringraziarmi. O forse qualche rotella comincia a non funzionarmi più.
giovedì 4 settembre 2008
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3 commenti:
ti capisco.
Nei mesi scorsi mi sembrava (e non esagero) che l'unica mia ragione di vita fosse veder crescere i miei fagioli. Li annaffiavo paterno con molta cura e devozione, e con altrettanta dedizione li osservavo molte volte al giorno cercando di cogliere anche il loro più piccolo segnale di mutamento. Mi sono chiesto ome mai trovassi tanta soddisfazione nel curare le "mie piante" e mi è stato risposto che era dovuto al fatto che "è una cosa che puoi controllare, che dipende da te".
Ne ho dedotto che tutto quanto sfugge al nostro controllo ci crea ansia e smarrimento ed in quel momento mi pareva proprio che le piante fossero il solo ed unico motivo per cui valesse la pena svegliarmi.
Come figli le accudivo, ma in cuor mio sapevo che prima o poi in quel vasetto sarebbero morte. il caldo le ha poi uccise e la mia vita ha trovato altri diversivi senza che questo evento luttuoso significasse per me un dramma.
Pianterò in vasi più grandi i miei fagioli nuovamente a gennaio, così da scandire le mie giornate con questa nuova attesa, come in un grempo materno cresce un bimbo, così i giorni del mio calendario si avvicenderanno velocemente centimetro dopo centimetro, foglia dopo foglia.
Maestro lei è un poeta.
Tuttavia frasi come "veder crescere i miei fagioli" mi spingono a pensare che lei sia più un poeta satirico che un poeta lirico.
LOL
pensa se avessi cresciuto i miei piselli!
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