venerdì 21 novembre 2008

Italia dall'Estero

In pieno dibattito sulla dignitosa morte per il drammatico caso di Eluana Englaro, la Sicilia ha contribuito ieri con una buona dose di relativismo, se non morale, almeno burocratico. La Guardia di Finanza ha scoperto nell’Isola una truffa di grandi dimensioni che coinvolge decine di medici di famiglia: 51.287 pazienti che erano morti, in alcuni casi da 20 anni, continuavano a vivere da un punto di vista legale, ed i loro medici continuavano a percepire il loro compenso mensile dal Sistema Sanitario Nazionale.

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