mercoledì 10 ottobre 2007

Test di ammissione

E' facile scagliarsi contro il rettore Petrocelli che, ammazzando Sansone con tutti i Filistei, ha deciso di ripetere il famoso test di ammissione di Medicina. In particolare, chi è contro questa decisione ed è in assoluta minoranza (è contro al ripetizione del test solo chi l'ha passato, non di certo chi è stato escluso!) adduce che "noi abbiamo studiato tutta l'estate!!" (alcuni, ma pochi, dimenticano di aggiungere "e papà ha rinunciato ad una bella Station Wagon").
Io dico: benissimo, avete ragione. Avete fatto bene a studiare. Ma avete fatto neanche la metà del vostro dovere. Tra l'altro, se passerete il benedetto test, le estati non le conoscerete proprio più! Se vi fa spavento un'estate passata sui libri, avete sbagliato strada.
Poi mi dico: se può capitare pure la domanda su come è vestito Paperino, uno che cosa caspita studia l'estate? Se studiate matematica e biologia e chimica per tutta l'estate, significa che al liceo non avete fatto nulla! Io ho fatto il test, e vi assicuro che nelle domande non c'era niente che al liceo non possa essere stato fatto.
E continuo: se avete studiato tutta l'estate, significa che siete ben preparati. Quindi quando lo andrete a riprovare, se non siete sfigati, lo ripasserete, e nulla sarà cambiato per voi, tranne la consapevolezza di dividere i banchi delle aule di Medicina con colleghi di certa e comprovata onestà. A meno che (un po' di malizia non guasta mai!) non avete paura di ripeterlo perché sapete che certamente non potrete essere aiutati.

Io sono assolutamente a favore della scelta "sofferta" di Petrocelli (e consideriamo tra l'altro che tutto lo sgamuffo sia venuto alla luce "con" il nuovo rettore: sono storie che andavano avanti da alcuni anni). Chi è contro, afferma che i colpevoli erano ormai noti, quindi era sufficiente allontanarli e sanzionarli. Ma il problema è proprio questo: vi erano sì dei "colpevoli certi" (e anche tanti!), ma tra i rimanenti "onesti" c'erano anche dei "potenziali colpevoli" il cui numero, negli atti di aggiornamento della Procura, era diventato più che doppio rispetto ai "colpevoli certi". E la stessa Procura annuncia che, le indagini ben lungi dall'esser terminate, questo numero sarebbe cresciuto ulteriormente. "E secondo lei, chi ha pagato 500 euro per una risposta, l'avrebbe suggerita come niente al collega seduto a fianco?" Io rispondo "sì, se sotto minaccia di denuncia". Ed è la presenza di questa zona grigia dai contorni troppo sfumati ed assolutamente indistinguibili dalla zona bianca degli studenti cosiddetti onesti (oops.... pricuechi, dato che l'attributo onesto dalle nostre parti ha una valenza leggermente negativa) che ha giustificato a mio avviso l'intervento del rettore, il quale essendo anche garante dell'immagine pubblica dell'Ateneo, ci tiene a far sapere ai pazienti di tutt'Italia che i suoi studenti di Medicina sono sicuramente tutti puliti.

Bisogna fare attenzione, infine, a non cadere nella trappola della presa di posizione dettata da ragioni politiche (ooops... pseudopolitiche, dato che la politica non esiste più): non mi sembra proprio il caso. Ma le nostre rimangono solo chiacchiere inutili. L'ultima parola ce l'ha il TAR Puglia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo due cose:

1) Che bello, hai ripreso a postare

2) La capacità di passare il test con le sole proprie forze, quando c'è, non si esaurisce dopo una prova.

Framaulo ha detto...

Assolutamente sì. Ciao
Franco