venerdì 6 febbraio 2009

Beethoven, quinta sinfonia - Herbert von Karajan

Trovo questa esecuzione di Karajan del celebre capolavoro beethoveniano assolutamente stupefacente, miracolosa, potentissima, precisissima, e mi stupisce non fosse altro per il contrasto quasi umoristico tra il direttore, che tutto sommato resta composto e non si sbraccia più di tanto, e il ... terremoto che si scatena ai suoi piedi, come se fosse Gesù Cristo in persona a dirigere placidamente dal suo trono celeste le forze cataclismatiche della Natura.

Incredibili la sezione degli ottoni (e dei corni in particolare) e dei bassi. Con buona pace di quel cialtrone di Giovanni Allevi (la cui presenza mi ripugna evocare in questo post), questa è un'orchestra sinfonica, e questo è un direttore di un'orchestra sinfonica che dirige un capolavoro immortale.





Non credo ci siano altre parole. Mi piace un commento di un utente youtubbiano:
The master, pure and simple. The most gifted amazing man who ever drew breath, proof if ever there was that there is a divine. Lives will pass, empires will fall, planets will die and stars will fade and yet there still you remain. Brighter and more beautiful than ever. The universe thanks you.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non l'avevo mai sentita prima interamente. E' maestosa a dir poco!

(PS: non potevi fare proprio a meno di citare Allevi, vero? XD)

Framaulo ha detto...

Maestosa, sì... ma è un viaggio dell'anima, dal celebre "destino che bussa alla porta" fino alla dichiarazione di vittoria del finale.

Questo direttore, e quest'orchestra "allargata", la rendono sublime.

Allevi è un pazzo furioso e patetico che va gridando in giro "sono Beethoven"..., per i lettori, ecco qui un assaggio di chi è Beethoven.

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene. Io sinceramente mi trovo "perso" in mezzo alla musica classica e non so mai cosa ascoltare per prima (i repertori sono senza confini, dalla mia visuale). Mi hai donato un frammento (e più) di vera musica. ;)

Framaulo ha detto...

Figurati... sì effettivamente il repertorio è incommensurabilmente vasto... tutto sta a crearsi delle strade in questo magma informe.

Le autostrade principali, per come la vedo io, si chiamano Bach, Mozart, Beethoven. Se le percorri, arrivi dappertutto. Poi puoi darti a Chopin, Schumann, Mendelssohn, Ciaikovsky, Brahms. Infine passi a Rachmaninoff, Haydn, Schubert, e quindi ti divertirai a scoprire un'infinità di altri autori ognuno dei quali ha lasciato almeno un capolavoro.

Quando arriverai ad Allevi, ti chiederai "ma ci stanno prendendo in giro?" :)

Anonimo ha detto...

Nono, ad Allevi non voglio arrivarci, lo salto volentieri! XD
Al prossimo articolo. ;)

Matra ha detto...

Meraviglia.
Questi sono grandi artisti!
Allevi è un mediocre pianista di piano-bar ma nell'Italia sgangherata di oggi ci tocca vederlo suonare in Parlamento... :-((

Framaulo ha detto...

Sì Matra, purtroppo ogni epoca si merita il suo genio, come lo stesso Allevi ammette :)

Grazie per il commento, ora il blog è in pausa ma presto tornerò a sparlare di questa gentaglia :)

Matra ha detto...

Anch'io penso che sia giusto concedersi delle pause ogni tanto.
Il blog deve essere innanzitutto un piacere!
A presto!